Esofagite

17.06.2013 21:52

Esofagite

 

L'esofagite è una infiammazione acuta o cronica della mucosa dell'esofago.

Rare cause di esofagite possono essere l'avvelenamento da sostanze caustiche, le infezioni micotiche (candidosi), virali e batteriche soprattutto nei pazienti immunodepressi, e la radioterapia che provoca come effetto collaterale appunto l'esofagite da raggi. Ma la causa più frequente è la malattia da reflusso gastroesofageo dovuta all'incapacità dello sfintere inferiore dell'esofago di impedire il reflusso di succo gastrico, che svolge un'azione irritante e lesiva nei confronti della mucosa esofagea; si ha esofagite quando i meccanismi difensivi dell'esofago non sono più sufficienti a tamponare l'acidità del contenuto refluito dallo stomaco. Altre cause di esofagite sono la malattia di Crohn e l'esofagite ulcerativa idiopatica, l'esofagite erpetica, la stasi venosa cronica e gli agenti traumatici come l'intubazione.

 

I sintomi principali dell'esofagite sono il dolore retrosternale o toracico, disfagia e odinofagia. Il principale sintomo del reflusso gastroesofageo è una sensazione di bruciore localizzata nella parte medio-inferiore dello sterno. Il reflusso si verifica principalmente dopo i pasti, viene favorito dalla posizione orizzontale o piegata in avanti, e dall'assunzione di eccessive quantità di cibi grassi, condimenti piccanti, aglio e cipolla, cioccolato, caffè, menta, alcol e bevande gassate; inoltre colpisce con maggiore frequenza i fumatori. Anche alcuni farmaci possono indurre esofagite. Da pochi anni è stata scoperta una correlanza con faringite e laringite catarrale cronica che possono essere causate dal reflusso. Altri sintomi sono la raucedine e la perdita di peso. È possibile l'instaurarsi di quadri di polmonite ab ingestis in caso di aspirazione nei polmoni di cibo.

 

Spesso è presente l'ernia iatale, ma la sua assenza non esclude la possibilità di una malattia da rigurgito. La persistenza del reflusso può causare un'infiammazione cronica dell'esofago con presenza di ulcere sanguinanti, che talora guariscono lasciando cicatrici stenosanti (stenosi dell'esofago).

Infine si possono avere i sintomi dell'esofagite pure in assenza di danno esofageo, è qui che si parla quindi di esofago ip ersensibile.

 

Intervenire con il succo dell’Aloe è indispensabile. Infatti il potere antinfiammatorio degli steroidi vegetali, lupeolo e sitosterolo con l’enzima bradichinasi, con il potere cicatrizzante dell’acemannano e quello ricostituente delle vitamine e minerali, porta ad una soluzione veloce di questi problemi.

 

Prodotti consigliati:

40 cc al mattino a stomaco vuoto

40 cc prima di pranzo

40 cc prima di cena

 

Dopo l’aloe si consiglia di bere sempre un bicchiere abbondante di acqua

1 confetto al giorno a stomaco vuoto

 

 

Questo prodotto non deve essere considerato come cura, trattamento o prevenzione di malattie.